Mercoledì
19 Agosto 2015
"In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Matteo 18:3)
LA PREGHIERA DI UN BAMBINO
Un ragazzino causava una continua apprensione ai genitori: convulsioni e ritardato sviluppo mentale erano i sintomi allarmanti. Un giorno il padre sorprese il fanciullo che stava pregando, e quella patetica preghiera gli diede un barlume di speranza, "Tu sai Signore" diceva il bambino "Come il mio babbo e la mia mamma sono delusi di me. Essi non trovavo in me niente che li rallegri. Tu sai perché permetti queste terribili convulsioni, ma io mi confido in te!". Il padre, allora, decise di fargli cambiare ambiente, magari, con un viaggio. Al ritorno il fanciullo riprese gli studi ed in breve tempo fece rapidi progressi, superando presto tutti i suoi compagni. Dopo alcuni anni il padre, finalmente felice, poté rendere questa testimonianza: "Alla scuola, prima dell'Università mio figlio fu scelto fra i suoi compagni come presidente, e più tardi, in un congresso mondiale, fu lui il vicepresidente". Quel fanciullo "idiota" che un giorno espresse in preghiera la sua fiducia a Dio, ora è uno dei più grandi e noti specialisti in medicina... Quel fanciullo credette, ma, senza comprendere molto di Dio. Colui che ha creato l'universo, si abbassa per accogliere la più fievole preghiera che esce da un cuore angosciato. Egli dice "non temere, credi solamente!".
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