Martedì
09 Giugno 2015
Morte e vita sono in potere della lingua; chi l'ama ne mangerà i frutti. (Proverbi 19:21)
IL POTERE DELLE PAROLE (I)
Non so cosa ho fatto o come sia potuto succedere, ma è da un po' che mi accorgo di non avere più tanti amici. Non ho più gente di cui fidarmi, né questa si fida più di me. L'eremita si sporse per raccogliere un fiore appassito, che assomigliava, ad un leggero fiocco bianco. "Soffiaci sopra", disse, tendendolo alla donna venuta per consultarlo. Ella, obbedì esitando. Portati da filamenti quasi invisibili, le semenze leggere, volarono in tutti i sensi, per cadere a terra più avanti. "Adesso raccogli questi granuli",- disse l'anziano! - "È impossibile", disse la donna sorpresa. "Essi sembrano spariti, e chi può sapere, dove sono andati a cadere? In effetti, chi lo può sapere?". Disse l'eremita. Tu non puoi, nuovamente riprendere le parole, che hai lasciato cadere tra gli uomini. Nell'Epistola di San Giacomo (1:26), è così scritto: "Se uno pensa di essere religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana". (segue)
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