Lunedì
07 Dicembre 2015
"Signori, che debbo io fare per essere salvato? Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai »". (Atti 16:30-31)
PREDICAZIONE DELL'ULTIMA ORA
Quando, avendo urtato un'isola di ghiaccio, il Titanic affondò nell'Atlantico, nell'aprile del 1912, fra i passeggeri si trovava un giovane cristiano, John Harper, che il Signore aveva salvato e chiamato a lavorare nel campo missionario. Mentre la nave stava affondando, John aiutava i passeggeri a raggiungere le barche di salvataggio, ma egli rifiutò di entrarvi. L'ordine del comandante era stato: "Le donne ed i fanciulli prima, poi gli altri". E lui lo eseguiva scrupolosamente. All'ultimo momento egli cedette il suo giubbotto di salvataggio. Poi il Titanic s'inabissò nelle acque dell'oceano. In seguito un viaggiatore scozzese che si trovava tra i naufraghi raccontò quanto segue: "Io ero in mare, sballottato su un pezzo di legno, quando un violento risucchio condusse John Harper vicino a me, anch'egli aggrappato ad un pezzo di legno. Egli mi gridò "Amico mio, siete salvato?". Io risposi negativamente. Egli continuò con voce più alta "Credete nel Signore Gesù e sarete salvato". Le onde lo trasportarono più lontano, ma poco dopo lo ricondussero vicino a me. Mi pose la stessa domanda "Siete salvato?". Io replicai "Ahimé ,no. Non posso dirvi con certezza di essere salvato". Egli tornò a supplicarmi "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato?". Queste furono le sue ultime parole perché, qualche istante dopo, anch'egli colò a picco. Allora, in pieno oceano, nel trascorrere quelle ore tragiche, volsi lo sguardo verso il Salvatore ed affidai la mia persona, condotta da John Harper, a Dio". E tu, sei salvato?
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