Martedì
01 Dicembre 2015
"Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua". (Luca 10:38)
EGLI STA ASPETTANDO
Se vi recaste in visita in un villaggio Amish, in Pennsylvania, Stati Uniti, rimarreste anche voi incantati dall'ordine e dalla cura del loro semplice stile di vita. Una delle cose più interessanti da vedere sono le case private, ma ovviamente serve l'invito del padrone di casa per potervi accedere. L'interno è, di solito, scarsamente arredato e la routine quotidiana viene descritta come "calma, semplice, tranquilla e serena". Alla domanda: "Perché hai scelto questo stile di vita?" Si ottiene la risposta: "Ho scoperto che quando la mia vita e il mio cuore sono troppo affollati non c'è abbastanza spazio per Dio". La Scrittura ci dice che Gesù "non aveva dove posare il capo", ma andava spesso a Betania, in casa di Marta, Maria e Lazzaro, e ci andò anche nella sua ultima settimana sulla terra. Quando Gesù si recava da Marta, non aveva bisogno di chiedersi se era il benvenuto in quella casa o se Marta era "pronta" per la Sua visita. Lui sapeva che lei lo era. Può dire la stessa cosa di noi? Come si può preparare il proprio cuore alla visita di Gesù? Si incomincia con il riconoscere il nostro bisogno di Lui e lo si invita nella nostra vita comeSignore e Salvatore. Per alcuni di noi, il problema non è la mancanza di un rapporto personale con Dio, è che non sappiamo "fare spazio" a quel rapporto.L'importante lo distinguiamo raramente perché si mostra con delicatezza, mentre l'urgente è sempre un intruso offensivo. L'importante aspetta pazientemente men.tre l'urgente esige attenzione, creando confusione e squilibrio. Certamente ci sono momenti in cui l'importante è anche urgente, ma dobbiamo imparare a distinguere tra i due. Sbagliamo quando pensiamo che una vita piena di impegni sia automaticamente una vita produttiva. Ho una grande notizia! Egli ti ama per chi tu sei, più che per quello che fai. CercaLo oggi. Fai spazio per Lui. Egli sta aspettando.
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