Sabato
03 Maggio 2014
Ecco tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di qualche palmo......La mia speranza è in te. Liberami da tutte le mie trasgressioni. (Salmo 39:5,7-8)
UNA PREGHIERA: UNA ESPERIENZA
Non sappiamo il male che aveva colpito il salmista e perché si lamenti venendo meno nella fede verso Dio. La sua paura era forse che la morte improvvisa lo avesse colto e che quindi la sua vita venisse ridotta alla misura di un palmo? I giorni che Dio accorda all'uomo in questo mondo dovrebbero essere spesi per il servizio a Lui e per la Sua unica gloria. Al contrario: l'uomo sciupa la sua vita in vanità e cerca di accumulare beni su beni, ma per lasciarli a chi? Mentre il Salmista si lamenta, ecco uno sprazzo di luce divina lo illumina facendogli capire l'errore nel quale è caduto. Subito chiede di essere perdonato. Il Signore è la speranza del credente, poiché, sebbene venga meno e cada in qualche sbaglio, presso Dio trova conforto, ristoro e perdono. La supplica continua: "ascolta la mia orazione, porgi l'orecchio al mio grido e non essere sordo alle mie lacrime” (verso 12). La preghiera può essere fatta silenziosamente, ma sentita da Dio; oppure può essere espressa con parole e con grida, cioè con un cuore contrito. Non importa l'espressione esteriore della preghiera, l'importante è che sia "in spirito e verità ", allora sarà sempre ascoltata da Dio ed esaudita!