Martedì
27 Maggio 2014
Smettete di confidarvi nell'uomo. (Isaia 2:22) Così parla il Signore: Maledetto l'uomo che confida nell'uomo! Benedetto l'uomo che confida nel Signore. (Geremia 17:5,7)
FEDE NELL'UOMO
Un giornale ci segnala il passaggio di una suora, venuta da un paese lacerato dalla guerra civile, per parlarci dell'opera notevole alla quale ella si consacra là. Ma il giornalista, incapace di vedere in questo atto qualcosa di diverso dal suo aspetto sociale e umanitario, ci invita a "lasciarci guadagnare dalla sua fede nell'uomo". Poiché la fede consiste nel credere a tutto nonostante le apparenze contrarie, si può dire che ci vuole effettivamente molta fede per continuare a credere nell'uomo di fronte ai massacri quotidiani ai quali si assiste! E’ vero che la caratteristica basilare della fede è di non disperare mai. Per scusare l'uomo, si è successivamente accusato le barbarie o la civiltà, il benessere o la povertà, l'eccessiva libertà o la tirannia, le ideologie o l'assenza di ideali. Per fortuna, molto opportunamente, si trova talvolta qualche modello al quale aggrapparsi con energia. L'energia della disperazione? No, energia della fede, della fede nell'uomo! Ma la fede vuole un punto d'appoggio e uno scopo da raggiungere; prendere se stesso come punto d'appoggio è un mezzo sicuro per sprofondare, e prendere se stesso come scopo da raggiungere è un metodo efficace per girare in tondo. Vi è dunque ancora possibilità per voi tutti di sfuggire alle vertigini di una così inquietante spirale che è il risultato di quanto detto prima e nella quale l'uomo gira e sprofonda? Sì, afferriamo la salvezza che è alla portata della fede, della fede in Dio, della fede in Gesù Cristo.