IL GRANDE BUCATO

Un pensionato che fino a quel momento era stato del tutto indifferente a quanto concerne la religione, durante una grave malattia, fu risvegliato nella sua anima e portato al Salvatore. Un antico collega di lavoro venne a visitarlo e lo trovò a letto. "Ah! gli disse il malato, vedi, da quando sono coricato, ho fatto un grande lavoro, un lavoro che rimandavo sempre a più tardi”. – Davvero? Che cosa hai fatto di così straordinario? –“Ho raccolto tutta la biancheria sporca che si trovava qua e là in casa mia, senza lasciar niente indietro”. . - La tua biancheria sporca ? E che cosa ne hai fatto? - chiese il visitatore molto stupito. – “Ne ho fatto un unico pacco e sono venuto a portare il tutto ai piedi del mio Salvatore crocifisso. Da allora non ho più avuto bisogno di occuparmene". Imitiamo quell'uomo, senza aspettare di essere pensionati o ammalati. Portiamo a Cristo tutta la nostra miseria morale, tutte le nostre opere di cui Dio dice che le migliori sono davanti a Lui come dei panni sporchi (Isaia 64:6). Diciamo come l'autore del Salmo 51: "Lavami del tutto della mia iniquità e nettami (cioè purificami) dal mio peccato" (verso 2). Poiché Egli ha subito al nostro posto la condanna di Dio, ci risponderà: "Quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve" (Isaia 1:18,19).