Lunedì
20 Ottobre 2014
Siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa. (Colossesi 1:9-10) Ci sforziamo di essergli graditi. (2 Corinzi 5:9)
PIACERE AL SIGNORE
E' questo il grande movente che deve guidare e determinare le azioni del credente. Non dobbiamo pensare che le attività quotidiane, spesso penose e ripetitive, che sono la parte di molti di noi, siano un ostacolo allo sviluppo spirituale. Al contrario, in questi lavori stessi possiamo servire il Signore, attendendo ad essi nel modo più scrupoloso possibile. Se il nostro padrone o il nostro superiore è severo, esigente, ingiusto, preghiamo innanzitutto perché Dio ci renda capaci di sopportarlo e, oltre a ciò, di considerare quest'uomo come qualcuno a cui Dio s'interessa. Attendiamo al nostro lavoro con calma "come per il Signore", che è il nostro vero Maestro, affinché il nostro comportamento sia come un ornamento dell'Evangelo. Dimostriamo che non solo un figlio di Dio obbedisce a questa Parola, ma che è felice di farlo. Ecco il comportamento che dovrebbe essere notato ogni giorno in un credente. Così egli potrà far conoscere il suo Signore. "Qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù" (Colossesi 3:17). “Per quel sentiero, o Gesù, m'hai chiamato teco a portar il dolce giogo che, umile, hai portato ad imparar, divin Maestro, come Tu obbedisti, come servisti pel Padre onorar”.
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