Martedì
14 Ottobre 2014
Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità, io ho detto: “Confesserò le mie trasgressionial Signore”, e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. (Salmo 32:5)
NON PIÙ CATTIVO DEGLI ALTRI
"Ad ogni buon conto, non sono peggiore degli altri. Non ho fatto male a nessuno. E poi, Dio è buono, passerà su quello che non è grave, terrà conto delle buone intenzioni..." Non siete più cattivi degli altri e vi vogliamo proprio credere. Il problema è che "gli altri" costituiscono un cattivo punto di riferimento. Innanzitutto non risponderanno per voi. Ognuno di noi renderà conto a Dio per se stesso. Poi, invece di basarci sul nostro proprio apprezzamento, sarebbe più prudente ascoltare quello di Dio che è il supremo Giudice. La sua Parola ci dice che "non v'è distinzione; difatti, tutti hanno peccato" (Romani 3:22,23) e che Dio non può transigere sul peccato. Egli è costretto a punire anche quello che non vi sembra grave. Ma nel contempo è l'Iddio che ci ama e che ci ha dato un Salvatore, il Suo Figliuolo diletto. Gesù, in perfetto accordo col Padre, ha preso volontariamente il nostro posto subendo il giudizio di Dio che non l'ha risparmiato. Guardiamo alla croce del Calvario: è là che è stato condannato il peccato, è là che Gesù ha espiato le colpe di tutti quelli che confidano in Lui. Non pensiamo che Dio passerà alla leggera sui nostri peccati, soprattutto perché ci ha offerto il mezzo per ottenere il Suo perdono pieno, e questo gratuitamente per la fede in Gesù Cristo.