DIO VI AMA

"Io v'ho amati". Questo sorprendente messaggio di Dio al suo popolo è ancora d'attualità. La cristianità può udirlo tutti i giorni. La croce di Cristo dovunque è presente: nelle nostre città, nelle campagne, nei cimiteri, questa croce che ha contraddistinto tutta la nostra civiltà occidentale, non è una testimonianza potente di questo amore? Ahimé, non trova, purtroppo, un maggior eco presso il nostro mondo occidentale di oggi che presso Israele nel passato, che Gli rispondeva insolentemente: “In che ci hai tu amati”? Come porre una tale domanda, quando Dio stesso dichiara ch'Egli "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna"? (Giovanni 3:16). Quest'amore di Dio assume tutta la sua grandezza quando realizziamo che ha dato per noi ciò che aveva di più caro: il suo Figliuolo unico e diletto, che ha abbandonato alla morte infamante della croce. Certamente, il moltiplicarsi delle calamità naturali: terremoti, inondazioni, eruzioni vulcaniche, ha sempre provocato la domanda: “Dov'è l'amore di Dio se permette queste catastrofi?” Dio non deve renderci conto di ciò che fa, ma dobbiamo comprendere che per mezzo dei giudizi ch'Egli permette talvolta sugli uomini, vuole raggiungere le coscienze ed indirizzare gli sguardi verso la grande salvezza che propone all'uomo peccatore; salvezza che rimane, sopra tutte le cose, la prova suprema dell'amore divino.