Mercoledì
21 Agosto 2013
"Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi"(Marco 5:22)
OLTRE OGNI LIMITE
Dopo essere uscito dai limiti allora consentiti ed avere affermato la sovranità di Dio anche nel territorio dei Geraseni, Gesù passa di nuovo all'altra riva. Egli dimostra di saper andare oltre ogni limite. Iairo, un responsabile della sinagoga, si rivolge a Gesù implorandoLo di intervenire per guarire la sua figlioletta malata, ormai agli estremi, imponendoLe le mani. Gli mandano, però, a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ogni speranza ormai è perduta, nemmeno il più grande fra i guaritori potrà farci più nulla! Quando Gesù pretende di superare anche quel limite, qual è la reazione? "Essi lo deridevano". Gesù dice: «La bambina non è morta, ma dorme». Ai limiti dell'umanamente possibile vi sono strepiti e pianti. Gesù non li sopporta e "cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina" e la restituisce alla vita fra il grande stupore generale. Con Gesù davvero l'impossibile diventa possibile. "Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio". Gesù, guarendo e risuscitando dava dei segni unici della realtà futura. Non dobbiamo necessariamente pretendere di ripetere queste cose. Il più grande miracolo, però, rimane quello della conversione a Cristo di una persona indurita, egoista e "impermeabile" all'Evangelo. Sembrava impossibile, ma Paolo confessa e dice: «prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento». Dio l'ha convertito e ne ha fatto una persona nuova, oltre il limite dell'immaginabile. Può avvenire ed avviene ancora oggi. Preghiamo che il Signore ti doni il miracolo più grande, la salvezza, la vita eterna: è quel che più conta!