Lunedì
25 Febbraio 2013
“Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!” (Ester 4:16)
PAURA
Il re di Persia aveva firmato un documento stabilendo lo sterminio di tutto il popolo giudaico. Quando lo schiavo giudeo, Mardocheo, sentì la notizia, esortò sua cugina Ester, da poco incoronata regina, a chiedere grazia per il suo popolo. Recarsi dal re, non invitata, poteva costarle la sentenza di morte, eppure, per amore del popolo di Dio, Ester corse il rischio. In passato ed ancora oggi, una gran quantità di Cristiani sono morti come martiri per amore di Gesù e della fede cristiana. E' terribile, ma possiamo essere confortati dal fatto che morire per amore di Gesù è il più alto onore che vi possa essere come è scritto: “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto alla opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi”. Molti di noi forse non dovranno affrontare un test come quello di Ester, ma possiamo lo stesso prendere coraggio da quest'esempio, sapendo che vi sono cose peggiori della morte. Morire per il servizio a Dio è davvero il più alto onore che una persona può sperimentare, sapendo che Gesù stesso ci ha esortato dicendo che non dobbiamo avere paura di quelli che possono uccidere il corpo, ma di chi può tenere l'anima nelle tenebre e nella morte eterna, perciò temi Dio!