PANE, MA DA DOVE?

La tentazione che Gesù affronta accade anche a tutti noi: presto o tardi, nella solitudine di un "deserto" o nelle vie affollate della vita, Satana si accosterà a noi suggerendoci che potremmo benissimo guadagnarci il nostro pane senza darci pensiero per la purezza, la verità e l'Eternità e che queste cose, semmai, verranno dopo. La nostra natura esige di essere nutrita, di avere "pane". Satana ci suggerisce di trovarne dovunque capiti e di prenderlo senza porci domande sulla sua provenienza. Pensate, per esempio, alla necessità che abbiamo d'amore. Possiamo pensare di gratificarla indipendentemente da Dio. Pensiamo alla conoscenza: potremmo ritenere di poterla acquisire senza essere illuminati dalla luce dell'eterna verità. Dio sa che abbiamo bisogno di cibo. Il corpo è più importante del cibo e, se Egli ci ha dato il primo, Egli è responsabile perché ci venga provveduto il secondo. Coloro che confidano in Lui non saranno svergognati. Ricordatevi dell'angelo che aveva preparato da mangiare per Elia nel deserto e la colazione che lo stesso Signore Gesù aveva preparato per i Suoi discepoli, stanchi ed affamati. Se confidate in Lui ed attendete il Suo soccorso, anche se ci fosse un solo passo fra voi e la morte, Egli supplirà a tutti i vostri bisogni secondo le ricchezze della Sua gloria.