Venerdì
01 Febbraio 2013
"Il signore disse al servo: Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena.” (Luca 14:23)
AUTOESCLUSIONE
Un giorno Gesù era stato invitato a cena con i Suoi discepoli da uno dei principali farisei, un grande onore agli occhi della società ed un onore ancora più grande avere Gesù in casa propria. Allora, come oggi partecipare ad una “gran cena”, era veramente qualcosa d’atteso e gradito, soprattutto se chi t’invita “non bada a spese”. Gesù quel giorno utilizza l’occasione di quell ’invito a cena per illustrare le diverse verità spirituali che vuole impartire ai presenti e a noi con loro. L’invito a partecipare alla beatitudine celeste è la grazia stupefacente che Dio manifesta a creature come noi che certo non lo meriterebbero. Dio ha rivolto quest’invito dapprima al popolo d’Israele e lo ripete a noi tutti attraverso l’annuncio dell’Evangelo di Gesù Cristo. Molti sono gli invitati ma… strano: diversi sembrano non rendersi conto della portata di un tale invito e “lo snobbano” irriconoscenti, tirando fuori un sacco di scuse per non venire. Chi deve far questo, chi deve far quello, Dio, però, non attende i comodi di nessuno. Per quanto legittime siano le scuse, esse dimostrano solo un colpevole disprezzo per la maestà del Re dei Re, che deve venire prima di qualsiasi altra cosa. Se non vengono ora che la cena è pronta e l’invito è stato inviato, una seconda opportunità non vi sarà più. Con chi stiamo noi?