"E non fece quivi molte opere potenti a motivo della loro incredulità." (Matteo 13:58)
NON ESSERE INCREDULO
Stranamente e diversamente dal solito, ci fu un giorno nel quale Gesù operò meno del solito; soltanto pochi infermi furono guariti quel giorno. Tutto ciò naturalmente non fu colpa di Gesù, ma fu causato dalla loro incredulità. L'incredulità è un grave handicap che c'impedisce di realizzare l'opera di Dio nella nostra vita; essa lega le mani del Signore; perché Egli non fa violenza a nessuno. Non è scritto che Cristo non volle operare, ma che Egli non poté operare; e si meravigliò della loro incredulità (cfr. Marco 6:6). Quelli che Lo ascoltavano parlare quel giorno non vedevano oltre l'apparenza materiale, per loro Egli era soltanto il figlio del falegname e di Maria, fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda (cfr. Matteo 13:55-56). Bastava un passo di fede e tutto si sarebbe svolto diversamente, come tante altre volte aveva fatto, Gesù avrebbe operato nello spirito e nel corpo di chi si accostava a Lui con piena fiducia. Non sono le difficoltà né la gravità del problema che possono impedire a Cristo di agire, ma soltanto l'incredulità. Ancora una volta Gesù ci dice, come disse a Tommaso: "Non essere incredulo, ma credente".
Meditazione del 30 settembre 2017 "E non fece quivi molte opere potenti a motivo della loro incredulità." (Matteo 13:58)NON ESSERE INCREDULOStranamente e diversamente dal solito, ci fu un giorno nel quale Gesù operò meno del solito; soltanto pochi infermi furono guariti quel giorno. Tutto ciò naturalmente non fu colpa di Gesù, ma fu causato dalla loro incredulità. L'incredulità è un grave handicap che c'impedisce di realizzare l'opera di Dio nella nostra vita; essa lega le mani del Signore; perché Egli non fa violenza a nessuno. Non è scritto che Cristo non volle operare, ma che Egli non poté operare; e si meravigliò della loro incredulità (cfr. Marco 6:6). Quelli che Lo ascoltavano parlare quel giorno non vedevano oltre l'apparenza materiale, per loro Egli era soltanto il figlio del falegname e di Maria, fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda (cfr. Matteo 13:55-56). Bastava un passo di fede e tutto si sarebbe svolto diversamente, come tante altre volte aveva fatto, Gesù avrebbe operato nello spirito e nel corpo di chi si accostava a Lui con piena fiducia. Non sono le difficoltà né la gravità del problema che possono impedire a Cristo di agire, ma soltanto l'incredulità. Ancora una volta Gesù ci dice, come disse a Tommaso: "Non essere incredulo, ma credente".
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