LA MALATTIA: SUO SIGNIFICATO PER IL CREDENTE
Il Signore permette talvolta la malattia per il bene morale e spirituale dei suoi. Nella Sua saggezza e nel Suo amore, Egli misura con cura la prova permessa affinché raggiunga lo scopo. Ma, contemporaneamente, Dio dà al credente la forza per sopportarne il peso. Non è sempre possibile discernere gli scopi precisi che Dio vuol conseguire per mezzo della malattia ch' Egli permette. Desidera certamente sviluppare la nostra pazienza e la nostra fede, ma forse vuole anche: metterci per qualche tempo in disparte per meglio "parlare" alla nostra coscienza e al nostro cuore; staccarci dalle preoccupazioni materiali della vita che hanno assunto troppa importanza per noi; rivelarsi ai nostri cuori come l'Iddio di ogni consolazione; farci sperimentare la simpatia e l'amor fraterno dei nostri fratelli e sorelle in fede; darci l'occasione di rendere attorno a noi una testimonianza di pazienza e di sottomissione. L'apostolo Paolo desiderava il ristabilimento di Epafrodito, suo compagno d'opera, ma non si permetteva di utilizzare il suo dono miracoloso di guarigione per sottrarlo alla prova permessa da Dio. Il grande apostolo pregava, con fede, per il suo amico malato. La medicina ha il suo posto, ma la preghiera e l'intercessione hanno il loro.