"O Signore, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa' ch'io sappia quanto sono fragile." (Salmo 39:4)
UN'INSOLITA PREGHIERA
La preghiera, si sa, è adorazione a Colui che è al di sopra di ogni cosa: Dio. La preghiera è anche esporre al Signore le nostre necessità con la certezza che Egli può aiutarci e risolvere ciò che noi non siamo in grado di fare. Quando preghiamo, noi deponiamo ai piedi del Signore ogni nostra ansietà, ogni nostro timore e troviamo vittoria per i meriti di Cristo Gesù. Ma in questo testo notiamo che il salmista rivolge a Dio una richiesta apparentemente insolita: "Fa' ch'io sappia quanto sono fragile". Eppure non è una richiesta da trascurare perché elevandola a Dio e ottenendo risposta ad essa, noi sapremo dare il giusto valore ad ogni giorno, quindi cercare di fare la Sua volontà e non sprecare nulla del tempo che ci viene concesso, per vivere accanto a Lui e ricevere ogni giorno la Sua grazia nella nostra vita. Quando siamo consapevoli della nostra fragilità, eviteremo di innalzarci e sapremo mettere con umiltà l'intero essere nostro nelle Sue mani per realizzare che "Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili". Infine, quando saremo consapevoli della debolezza, ci aggrapperemo al Signore ed eviteremo di confidare in noi stessi e nelle nostre capacità. È scritto: "Quando sono debole, allora sono forte".
Meditazione del 29 settembre 2017 "O Signore, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa' ch'io sappia quanto sono fragile." (Salmo 39:4)UN'INSOLITA PREGHIERALa preghiera, si sa, è adorazione a Colui che è al di sopra di ogni cosa: Dio. La preghiera è anche esporre al Signore le nostre necessità con la certezza che Egli può aiutarci e risolvere ciò che noi non siamo in grado di fare. Quando preghiamo, noi deponiamo ai piedi del Signore ogni nostra ansietà, ogni nostro timore e troviamo vittoria per i meriti di Cristo Gesù. Ma in questo testo notiamo che il salmista rivolge a Dio una richiesta apparentemente insolita: "Fa' ch'io sappia quanto sono fragile". Eppure non è una richiesta da trascurare perché elevandola a Dio e ottenendo risposta ad essa, noi sapremo dare il giusto valore ad ogni giorno, quindi cercare di fare la Sua volontà e non sprecare nulla del tempo che ci viene concesso, per vivere accanto a Lui e ricevere ogni giorno la Sua grazia nella nostra vita. Quando siamo consapevoli della nostra fragilità, eviteremo di innalzarci e sapremo mettere con umiltà l'intero essere nostro nelle Sue mani per realizzare che "Dio resiste ai superbi ma fa grazia agli umili". Infine, quando saremo consapevoli della debolezza, ci aggrapperemo al Signore ed eviteremo di confidare in noi stessi e nelle nostre capacità. È scritto: "Quando sono debole, allora sono forte".
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