"In perpetuo, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli." (Salmi 119:89)
UNA NOTIZIA (I)
Molte persone sono dubbiose e piene di perplessità, influenzate, spesso, dalle opinioni degli altri e dai propri sentimenti. Questi sono tutti elementi che tolgono spazio alla certezza della fede. Questa condizione non ci fa comprendere ciò che Dio stesso vuole dire a noi. Molti si domandano come possono essere sicuri di avere fede. Pur esaminandosi e riflettendo, non riescono ad uscire dai loro dubbi. Cosa fare? Innanzitutto cambiare atteggiamento interiore. Sforzarsi di capire, auto-analizzarsi, tormentarsi per sapere se c'è o meno la fede non ci aiuterà. Bisogna affidarsi semplicemente a Dio. Quando Egli parla dobbiamo credere con certezza che quel che dice è vero. Illustriamolo con un esempio. Una sera un uomo viene a trovarci a casa e ci racconta una tragica notizia di uomo morto in un incidente ferroviario. Quest'uomo, però, non gode di buona reputazione, ha fama di imbroglione, bugiardo e poco onesto. Che facciamo? Gli crediamo? Certamente no, almeno non subito, vogliamo verificare la notizia. Perché? Perché abbiamo pensato all'uomo che ce l'ha comunicata. (Continua)
Meditazione del 29 maggio 2016 "In perpetuo, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli." (Salmi 119:89)UNA NOTIZIA (I)Molte persone sono dubbiose e piene di perplessità, influenzate, spesso, dalle opinioni degli altri e dai propri sentimenti. Questi sono tutti elementi che tolgono spazio alla certezza della fede. Questa condizione non ci fa comprendere ciò che Dio stesso vuole dire a noi. Molti si domandano come possono essere sicuri di avere fede. Pur esaminandosi e riflettendo, non riescono ad uscire dai loro dubbi. Cosa fare? Innanzitutto cambiare atteggiamento interiore. Sforzarsi di capire, auto-analizzarsi, tormentarsi per sapere se c'è o meno la fede non ci aiuterà. Bisogna affidarsi semplicemente a Dio. Quando Egli parla dobbiamo credere con certezza che quel che dice è vero. Illustriamolo con un esempio. Una sera un uomo viene a trovarci a casa e ci racconta una tragica notizia di uomo morto in un incidente ferroviario. Quest'uomo, però, non gode di buona reputazione, ha fama di imbroglione, bugiardo e poco onesto. Che facciamo? Gli crediamo? Certamente no, almeno non subito, vogliamo verificare la notizia. Perché? Perché abbiamo pensato all'uomo che ce l'ha comunicata. (Continua)
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