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Sabato

29 Marzo 2014

Giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. (Romani 3:24)

PRESTARE A DIO

"Chi ha pietà del povero presta all'Eterno, che gli contraccambierà l'opera buona" (Proverbi 19:17). Questo versetto della Sacra Scrittura ricorda utilmente ad ogni credente che deve mostrarsi generoso. "Dai a chi ti chiede" (Matteo 5:42), ha detto Gesù. L'apostolo Paolo raccomanda di "aiutare i deboli" e di "ricordarsi delle parole del Signor Gesù, il quale, disse Egli stesso: “Più felice cosa è il dare che il ricevere" (Atti 20:35). Sappiamo che il Signore ci ricompenserà perfino per un bicchiere d'acqua dato nel Suo nome (Marco 9:41). Non inganniamoci, però, sul senso di quest'espressione resa proverbiale dal verso di Victor Hugo: "Chi dà al povero presta a Dio". Come si potrebbe prestare al Creatore e possessore di tutte le cose, al quale dobbiamo tutto? Sarebbe pretenzioso ed illusorio pensare che la generosità verso i poveri costituisca per noi presso Dio una specie di capitale che ci permetterebbe, un giorno, di ottenere un diritto a nostro favore. Indubbiamente, Dio apprezza l'esercizio della carità, ma questa non ha nessun valore per acquisire la salvezza eterna. "Non... con argento o con oro, siete stati riscattati... ma col prezioso sangue di Cristo" (I Pietro 1:18,19). Il favore divino è acquisito a chiunque crede che il debito dei suoi peccati è stato pagato dal sacrificio di Cristo al Calvario.