"Perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero" (1° Tessalonicesi 1:9)
MEZZO GIRO
Il senso della parola conversione non sempre è compreso. Si parla di opere caritatevoli, di riforma sociale, di solidarietà e altro, ma si ignora la sola verità in grado di risolvere i problemi dell'uomo e del mondo: la trasformazione interiore del cuore di ognuno. Il problema umano è innanzi tutto spirituale, è il cambiamento interiore che condiziona l'atteggiamento esteriore. Dio parla di questa necessità e dice: "Vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo". Ciò che rende possibile questo cambiamento è l'opera di Gesù alla croce. "In nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). Il figlio prodigo di Luca 15 realizza la propria miseria morale davanti a Dio e dichiara: "Io mi leverò e me n'andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato" (verso 18). Sì, in questo consiste tutto il problema. Finché ci faremo illusioni sul nostro stato interiore, credendo di trovarvi del bene e chiudendo gli occhi sul male, saremo lontani dal vero pentimento e dalla fede in Gesù Cristo.
Meditazione del 26 ottobre 2019 "Perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero" (1° Tessalonicesi 1:9)MEZZO GIROIl senso della parola conversione non sempre è compreso. Si parla di opere caritatevoli, di riforma sociale, di solidarietà e altro, ma si ignora la sola verità in grado di risolvere i problemi dell'uomo e del mondo: la trasformazione interiore del cuore di ognuno. Il problema umano è innanzi tutto spirituale, è il cambiamento interiore che condiziona l'atteggiamento esteriore. Dio parla di questa necessità e dice: "Vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo". Ciò che rende possibile questo cambiamento è l'opera di Gesù alla croce. "In nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). Il figlio prodigo di Luca 15 realizza la propria miseria morale davanti a Dio e dichiara: "Io mi leverò e me n'andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato" (verso 18). Sì, in questo consiste tutto il problema. Finché ci faremo illusioni sul nostro stato interiore, credendo di trovarvi del bene e chiudendo gli occhi sul male, saremo lontani dal vero pentimento e dalla fede in Gesù Cristo.
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