"Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro." (Apocalisse 22:18,19)
NÈ TOGLIERE, NÈ AGGIUNGERE (I)
I versetti di cui sopra sono tratti dall'ultimo capitolo dell'ultimo libro della Bibbia. E sono molto chiari e inequivocabili. Facciamo perciò attenzione a quanti ci parlano delle cose di Dio, assicuriamoci che si riferiscano soltanto alla Bibbia, così come essa ci ammaestra. La Bibbia dovrebbe contenere 66 libri, ma alcune Bibbie contengono, nell'Antico Testamento altri 6 libri, ma ciò non è completamente esatto. E a conferma di ciò ci rifacciamo agli Ebrei, popolo a cui Dio diede la responsabilità di curare gli scritti dell'A.T., i quali non li hanno accettati, ritenendoli apocrifi, cioè non ispirati da Dio. Questi libri, altrove vengono chiamati deutero-canonici. Pertanto il "canone ebraico", cioè la Bibbia ebraica non li contempla. A riconferma di quanto già detto possiamo constatare che nemmeno quando Gesù e gli apostoli andavano nelle sinagoghe leggendo e meditando gli Scritti sacri, gli apocrifi erano presenti; né Gesù, né gli apostoli li hanno mai citati nei loro discorsi. Di essi non c'è alcun riferimento nel Nuovo Testamento. Tali apocrifi possono solo rappresentare buone opere letterarie. A parte questo, dobbiamo precisare che altri libri non possono essere considerati alla stregua della Bibbia. (Continua)
Meditazione del 26 novembre 2016 "Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro." (Apocalisse 22:18,19)NÈ TOGLIERE, NÈ AGGIUNGERE (I)I versetti di cui sopra sono tratti dall'ultimo capitolo dell'ultimo libro della Bibbia. E sono molto chiari e inequivocabili. Facciamo perciò attenzione a quanti ci parlano delle cose di Dio, assicuriamoci che si riferiscano soltanto alla Bibbia, così come essa ci ammaestra. La Bibbia dovrebbe contenere 66 libri, ma alcune Bibbie contengono, nell'Antico Testamento altri 6 libri, ma ciò non è completamente esatto. E a conferma di ciò ci rifacciamo agli Ebrei, popolo a cui Dio diede la responsabilità di curare gli scritti dell'A.T., i quali non li hanno accettati, ritenendoli apocrifi, cioè non ispirati da Dio. Questi libri, altrove vengono chiamati deutero-canonici. Pertanto il "canone ebraico", cioè la Bibbia ebraica non li contempla. A riconferma di quanto già detto possiamo constatare che nemmeno quando Gesù e gli apostoli andavano nelle sinagoghe leggendo e meditando gli Scritti sacri, gli apocrifi erano presenti; né Gesù, né gli apostoli li hanno mai citati nei loro discorsi. Di essi non c'è alcun riferimento nel Nuovo Testamento. Tali apocrifi possono solo rappresentare buone opere letterarie. A parte questo, dobbiamo precisare che altri libri non possono essere considerati alla stregua della Bibbia. (Continua)
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