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Sabato

26 Luglio 2014

Gesù diceva: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce, e mi segua. (Luca 9:23) Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. (Galati 2:20)

PRENDERE LA PROPRIA CROCE

La croce era la condanna a morte al tempo dei Romani. Ma che cosa significa per noi l'espressione "prendere la propria croce".? Non è, come a volte si pensa, accettare stoicamente le sofferenze, richiamandosi a tutte le risorse della propria volontà. No! Gesù si serve di questa immagine forte per farci comprendere una verità assai diversa e molto importante: "prendere la propria croce" è rinnegare il nostro “io" egocentrico e lontano da Dio. Quell' "io" che si irrita, prova invidia, rancore, che rifiuta di riconoscere i suoi torti, che è duro riguardo agli altri e soddisfatto di se stesso. Quell'io" che può essere religioso, difendere una morale, fare ogni tipo di opere lodevoli.., ma la Bibbia ci insegna che Dio ci ha liberato da quell'io fondamentalmente orgoglioso ed egoista. In che modo? Identificandoci con Cristo nella Sua morte sulla croce, perché, d'ora innanzi, viviamo in modo nuovo, non per noi, ma per Lui. Per fede realizziamo a poco a poco questa verità liberatrice nelle circostanze quotidiane. Per ognuna di esse si presenta la scelta, ascolteremo l'io" o ci lasceremo guidare dallo Spirito Santo? Possiamo rispondere ogni volta: "Signore Gesù, Tu che sei la mia vera vita, concedimi di prendere la mia croce e di seguirTi con gioia". Allora si potrà vedere in noi Gesù.