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Mercoledì

25 Gennaio 2023

Poi udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò? E chi andrà per noi?" Allora io risposi: "Eccomi, manda me!" (Isaia 6:8)

LA RISPOSTA DEL CUORE

Quanto siamo solleciti a parlare! Spesso è sufficiente una pressione emotiva per farci dichiarare davanti al Signore delle affermazioni importanti per i contenuti, ma inconcludenti per la mancanza di coerenza. Il versetto in esame è introdotto da un "poi", cui segue un "allora". Prima il Signore aveva aperto gli occhi d'Isaia e gli aveva mostrato la Sua gloria, prima un serafino aveva purificato le labbra impure del profeta, poi aveva ascoltato attentamente la parola di Dio ed allora, dopo aver compreso che il Signore stava parlando con lui, Isaia rispose con il cuore. Rileggendo il versetto odierno, dobbiamo domandarci: "Davvero Dio non sapeva chi mandare?" La Sua domanda costituiva un preciso invito rivolto, perché il Signore, pur potendo comandare anche all'uomo come fa alla Sua creazione, chiedeva una risposta del cuore. Bastò poco al profeta Isaia per comprendere che era un privilegio offrire la propria vita a Dio e disporsi a servirLo. "Allora io risposi: 'Eccomi, manda me!'". Fu coerente? Impariamo ad esserlo anche noi!

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