Come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse:"Certo, l'Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!". (Genesi 28:16)
BETEL, CASA DI DIO
Quando Giacobbe si svegliò dal suo sonno, scoprì che Dio stesso era pre.sente in quel luogo e in ciò che aveva vissuto. Solo allora comprese che Betel significava per lui il cielo aperto. Se tu che leggi stai attraversando una penosa e, forse, dolorosa esperienza, non ti lasciare indurire il cuore o bloccare la volontà per un'incomprensione della circostanza. Chissà, se Dio non ha scelto precisamente questo modo per farsi conoscere più intimamente. Allora è il caso di cambiare atteggiamento verso di Lui e dire: «Parla o Eterno, poiché il tuo servo ascolta» (1° Samuele 3:10). Dovremmo risvegliarci dal nostro sonno, poiché, certamente, Egli è presente, vicino a noi e noi tante volte non ce ne rendiamo conto. Egli è proprio lì e fa appello all'amore e alla fiducia che dobbiamo avere in Lui. Arrendiamoci nella Sua mano ed Egli ci ammaestrerà e ci porterà verso la santificazione. Non è forse questo il significato della parola "Betel", Sua presenza e Sua casa? Questo è come il cielo aperto sulla nostra vita. Realizzeremo allora quello che realizzò Giacobbe: una benedizione che l'accompagnò tutta la vita.
Meditazione del 23 settembre 2015 Come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse:"Certo, l'Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!". (Genesi 28:16)BETEL, CASA DI DIOQuando Giacobbe si svegliò dal suo sonno, scoprì che Dio stesso era pre.sente in quel luogo e in ciò che aveva vissuto. Solo allora comprese che Betel significava per lui il cielo aperto. Se tu che leggi stai attraversando una penosa e, forse, dolorosa esperienza, non ti lasciare indurire il cuore o bloccare la volontà per un'incomprensione della circostanza. Chissà, se Dio non ha scelto precisamente questo modo per farsi conoscere più intimamente. Allora è il caso di cambiare atteggiamento verso di Lui e dire: «Parla o Eterno, poiché il tuo servo ascolta» (1° Samuele 3:10). Dovremmo risvegliarci dal nostro sonno, poiché, certamente, Egli è presente, vicino a noi e noi tante volte non ce ne rendiamo conto. Egli è proprio lì e fa appello all'amore e alla fiducia che dobbiamo avere in Lui. Arrendiamoci nella Sua mano ed Egli ci ammaestrerà e ci porterà verso la santificazione. Non è forse questo il significato della parola "Betel", Sua presenza e Sua casa? Questo è come il cielo aperto sulla nostra vita. Realizzeremo allora quello che realizzò Giacobbe: una benedizione che l'accompagnò tutta la vita.
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