SI PUÒ PERDERE LA SALVEZZA? (II)
Domanda: Non è troppo facile pretendere di essere salvati per l'eternità soltanto perché si professa di essere cristiani? Risposta: Attenzione, sono realmente salvati solo quelli che hanno creduto col cuore, che hanno conosciuto un serio lavoro di coscienza e di fede. Infatti, per essere salvati, non basta affermare di essere cristiani. Avere genitori credenti o collegarsi ad una chiesa, non dà la vita eterna. Qualcuno può credere in Dio; ammettere l'esistenza del cielo e dell'inferno, può anche riconoscere che sarà giudicato, senza però appartenere al Signore. Per essere salvati, bisogna "essere nati di nuovo" (Giovanni 3:3). Bisogna essersi veramente pentiti del proprio passato, aver temuto il Giudice supremo ed essere venuti a Gesù credendo nel valore del Suo sacrificio. Allora si nasce alla vita di Dio, si riceve lo Spirito Santo che ci dà la certezza di essere salvati e di esserlo per l'eternità. Dio non s'inganna, Egli pone il suggello dello Spirito Santo solo su quelli che Gli appartengono veramente. Molti si sono proclamati cristiani senza essersi appropriati dell'opera di Cristo. Essi "fanno professione di conoscere Iddio: ma Lo rinnegano con le loro opere" (Tito 1.16). In realtà, sono perduti e li raggiungerà il giudizio. Per essere salvati, bisogna che la professione di essere cristiani sia accompagnata dalla fede del cuore.