ONORATI FRA GLI ACCADEMICI? (I)
Nella comunità cristiana di Corinto c'era chi vantava grande superiorità di sapienza filosofica e sapeva parlare molto bene. Lo faceva contrapponendosi agli apostoli stessi ed attraendo un seguito di sostenitori affascinati che non esitavano a proclamare di appartenere al loro “partito”. Paolo denuncia tali comportamenti definendoli infantili, “carnali”, non in linea con “la mente di Cristo”. Questi “sapienti” vorrebbero imitare e quasi fare concorrenza agli intellettuali che il mondo tanto onora, dimenticandosi del fondamentale fallimento e futilità della sapienza di questo mondo. Essa, infatti, non solo non è riuscita, con le sue conclamate risorse, a scoprire e ad intendere il Dio vero e vivente, ma è contraddittoria e non dà risposte soddisfacenti ai problemi in cui si dibatte l'umanità. È Dio stesso a smascherare ed umiliare la loro “pazzia”, mettendo in luce la pochezza e le contraddizioni del loro pensiero.