"O Dio porgi l'orecchio alla mia preghiera e non ignorare la mia supplica. Dammi ascolto e rispondimi; mi lamento senza posa e gemo, per la voce del nemico,per l'oppressione dell'empio; perché mi riversano addosso delle calamità e nella loro ira mi perseguita.no. Il mio cuore è angosciato dentro di me, e spaventi mortali mi sono caduti addosso." (Salmi 55:1-4)
UNA SPERANZA PER TUTTI (I)
In questi pochi versi del Salmo 55, è riflessa l'amarezza e l?angoscia di Davide, durante la prova cui fu sottoposto. Un'esperienza durissima che lo portò a fare pensieri di morte, a meditare propositi d'abbandono e di lasciare ogni cosa. Si sentiva perseguitato ed inerme, aveva perso le forze per lottare ed andare avanti; quindi preferiva scappare dalla prova, piuttosto che affrontarla. Come ieri, anche oggi molti si fanno distruggere dall'amarezza e dalle difficoltà in cui si vengono a trovare; si preferisce sfuggire alle realtà dolorose piuttosto che affrontarle. E' perfettamente comprensibile un comportamento del genere, quando pensiamo che non c'è più nulla da fare e che tutto sia perso. Molti servi del Signore hanno subito ed attraversato questo stato di prostrazione e di scoraggia.mento. Non preoccupiamoci se la vita ci riserva momenti del gene.re, nessuno ne è esente, tanto meno i credenti. (Continua)
Meditazione del 21 giugno 2016 "O Dio porgi l'orecchio alla mia preghiera e non ignorare la mia supplica. Dammi ascolto e rispondimi; mi lamento senza posa e gemo, per la voce del nemico,per l'oppressione dell'empio; perché mi riversano addosso delle calamità e nella loro ira mi perseguita.no. Il mio cuore è angosciato dentro di me, e spaventi mortali mi sono caduti addosso." (Salmi 55:1-4)UNA SPERANZA PER TUTTI (I)In questi pochi versi del Salmo 55, è riflessa l'amarezza e l?angoscia di Davide, durante la prova cui fu sottoposto. Un'esperienza durissima che lo portò a fare pensieri di morte, a meditare propositi d'abbandono e di lasciare ogni cosa. Si sentiva perseguitato ed inerme, aveva perso le forze per lottare ed andare avanti; quindi preferiva scappare dalla prova, piuttosto che affrontarla. Come ieri, anche oggi molti si fanno distruggere dall'amarezza e dalle difficoltà in cui si vengono a trovare; si preferisce sfuggire alle realtà dolorose piuttosto che affrontarle. E' perfettamente comprensibile un comportamento del genere, quando pensiamo che non c'è più nulla da fare e che tutto sia perso. Molti servi del Signore hanno subito ed attraversato questo stato di prostrazione e di scoraggia.mento. Non preoccupiamoci se la vita ci riserva momenti del gene.re, nessuno ne è esente, tanto meno i credenti. (Continua)
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