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Mercoledì

21 Dicembre 2022

…il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri (Isaia 61:1)

VERA GRAZIA

Secondo l’ordinamento giuridico italiano, il Presidente della Repubblica ha facoltà di conferire la “grazia” ad un condannato che possiede i requisiti necessari. Tale atto di clemenza non equivale ad un’assoluzione, quindi non implica la cancellazione del reato e la fedina penale rimane macchiata. Ben altra cosa è la grazia di Dio in Cristo Gesù. In Lui siamo giustificati, cioè “come se non avessimo commesso il fatto”, il peccato che Egli cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio. Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l’umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo come sufficiente a ciò. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all’istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza. Non cercare qualche favore da Dio, ma accogli la Sua grazia. Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue conseguenze, volgiti con fede a Cristo ed Egli fascerà il tuo cuore spezzato.

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