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Lunedì

18 Febbraio 2013

"Giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù, il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso." (Romani 3:24,25)

NON RIFIUTARE LA GRAZIA DI DIO

Sulla croce Gesù ha dato la Sua vita santa per espiare le nostre vite colpevoli, si è caricato dei nostri peccati come se fossero stati Suoi. "Ha portato Egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce" (1 Pietro 2:24), per questo il Signore Gesù vi offre ora una completa liberazione. L'ha acquistata al prezzo del Suo sacrificio sulla croce. Il mondo prosegue la sua via come se Gesù non esistesse, come se la Sua risurrezione, la Sua signoria, il Suo prossimo ritorno non fossero che pura immaginazione. Ognuno è libero di avere le sue idee, diranno certuni. Nel tempo presente, forse. Tuttavia, non si potrà sempre essere increduli. Ahimé, per quelli che avranno voluto continuare ad esserlo mentre la “Grazia di Dio” era loro offerta, sarà troppo tardi quando dovranno arrendersi all'evidenza. Non ci saranno increduli quando "ogni occhio vedrà" e sarà chiesto a questo mondo di rendere conto del suo disprezzo di Dio. Non ci saranno increduli quando i morti, risuscitati per il giudizio, compariranno davanti al gran trono bianco descritto in Apocalisse 20. Non ci saranno più increduli nell'inferno, ma ci sarà, in quel luogo terribile, l'eterno rimorso di aver disprezzato la grazia di Dio, quella grazia che vi è offerta oggi stesso. È scritto: “oggi se udite la Sua voce non indurite i vostri cuori”.