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Venerdì

17 Giugno 2016

"Ed Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: Udite: ecco, il seminatore uscì a seminare". (Marco 4:2,3)

IL SEMINATORE (II)

Il poco terreno della roccia rappresenta il reale poco interesse che costoro hanno nei confronti del messaggio divino: alle prime difficoltà si abbandona tutto e si intraprende una qualche nuova via. Non hanno ricevuto nel profondo del cuore la potenza di tale messaggio. Altra parte del seme cadde tra le spine. La parola per costoro è attraente, ma non convincente, infatti, il potere, la ricchezza, la fama come le spine circondano e soffocano le piantine appena nate "uccidendo" il messaggio della salvezza ricevuto. Infine, l'ultima parte del seme è stata sparsa in cuori sin.ceri, in buona terra, pronta a ricevere, a custodire e far fruttare quel seme. Di quale tipologia di terreno è fatto il nostro cuore? Dove cade il seme della Parola di Dio? Saremo tutti propensi ad identificarci nell'ultima categoria, consolandoci con le varie percentuali di frutto che ognuno è in grado di produrre; ma siamo davvero sicuri che il nostro cuore sia libero da spine, abbia abbastanza terra e non sia percorso da mille passioni? Analizziamo il nostro cuore e chiediamo ogni giorno al buon seminatore di preparare il terreno affinché la semenza possa attecchire, crescere e fruttare!

 

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