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Sabato

12 Ottobre 2013

"Non temere quel che avrai da soffrire (…) Sii fedele fino alla morte, e io ti darò la corona della vita" (Apocalisse 2:10)

VITTORIOSI SULLA MORTE

Gesù ha rivolto queste parole alla comunità di "Smirne", una delle chiese dell’Asia Minore. Il nome "Smirne" significa letteralmente "Amarezza", i credenti di questa comunità venivano esortati a non temere le prove che dovevano affrontare, in quanto il Signore avrebbe saputo mutare ogni loro amarezza in un motivo di lode. La storia ci ha tramandato il racconto della morte di Policarpo, che era discepolo dell’apostolo Giovanni e pastore della comunità cristiana di Smirne, al principio del secondo secolo. Quest’uomo quando fu arrestato, all’età di ottantasei anni, prima di essere portato al supplizio, chiese di poter pregare e pregò per diverse ore, fino a quando il Signore lo visitò. In quell’ora di estremo bisogno egli fu fortificato dalla grazia di Dio e dopo questo si avviò al luogo del supplizio. Il Proconsole che doveva giustiziarlo cercò di convincerlo a rinnegare Gesù e a evitare la morte; quel vegliardo gli rispose con la calma di chi non teme ciò che sta per accadere: "per tutta la mia vita l’ho servito, Egli non mi ha fatto mai un torto; come posso dunque bestemmiare conto il mio Re che mi ha salvato"? Dopo aver parlato con il Proconsole, questo servitore di Dio si avvio al supplizio e, con cuore calmo, passò dalla terra al cielo. Viviamo confidando in Dio e non temiamo la morte, sapendo che il Signore avrà cura di noi fino alla fine; è ancora vero che è "cosa di gran momento agli occhi dell’Eterno la morte dei suoi diletti".