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Lunedì

10 Giugno 2013

"Eterno, tu sei nostro Padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani" (Isaia 64:8)

L

L'arte del vasaio è sicuramente una delle più antiche al mondo e le sue metodologie sono cambiate poco attraverso il tempo. L'artigiano vasaio è Dio, nostro Padre. Alcuni fra coloro che leggono queste parole hanno avuto l'esperienza di essere genitori. È un sentimento inesprimibile quello di tenere in braccio, per la prima volta, il proprio figlio. Sentiamo in cuore forte il desiderio di proteggerlo, difenderlo, educarlo, amarlo e trasmettergli il nostro amore, e tutto in quel primo abbraccio. La nostra motivazione suprema viene proprio dal fatto che lo vediamo così debole ed indifeso. Le preghiere che rivolgiamo a Dio per quel bambino trovano un'eco nel cuore stesso di Dio, perché sono sorte da un cuore sincero. Portate nella vostra stessa natura pensieri che Egli ha desiderato che fossero espressi. Non è Egli forse consapevole della Sua responsabilità di perfezionare ciò che vi riguarda? Eppure, come esseri che Egli ha voluto senzienti, voi potreste deluderlo, come argilla che si guasta fra le mani del vasaio. Potreste volervi recare "in un paese lontano" e rovinare quei preziosi anni formativi, guastandoli in egoista auto-indulgenza. Se però lascerete che vostro Padre completi la vostra educazione, lo sviluppo del vostro spirito, specialmente la vostra preghiera, con Isaia vedrete, stupendovene, come Egli agisca in coloro che sperano in Lui.