Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati (Esdra 6:22)
LA GIOIA E LA SANTIFICAZIONE
La festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è considerato come un simbolo della corruzione causata dal peccato. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell'allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera evitarci sofferenze di cui ora non vediamo traccia, per darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è buono ed utile separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù.
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Meditazione del 07 ottobre 2023 Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati (Esdra 6:22)LA GIOIA E LA SANTIFICAZIONELa festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è considerato come un simbolo della corruzione causata dal peccato. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell'allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera evitarci sofferenze di cui ora non vediamo traccia, per darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è buono ed utile separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù.