"Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace,pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine,autocontrollo". (Galati 5:22)
IL FRUTTO DELLO SPIRITO (II)
La pace è un altro aspetto del frutto dello Spirito. Un animo pacifi.co tende alla calma, allontana da sé dispute e contese e permette all'amore di operare. Il Signore ci esorta più volte ad essere opera.tori di pace. La pazienza è inevitabile nell'opera di Dio. Essa pro.duce sana esperienza, permettendo una crescita spirituale basata sull'attesa paziente delle indicazioni divine, distogliendo il nostro essere dall'agire con impulsività e sulla scia della fretta. La benevolenza si manifesta con la predisposizione dell'animo nostro verso gli altri. Esser benevoli vuol dire essere affettuosi, amichevoli, indulgenti. Strettamente legata alla benevolenza è la bontà, cioè una disposizione abituale a far del bene, a mostrarsi cortesi e disponibili. La fedeltà dovrebbe essere propria del cristiano. Rimanere fedeli a Dio è una priorità insostituibile. Fedeltà in ogni tempo e in qualsiasi circostanza. La mansuetudine è una grande virtù. Chi è mansueto è umile, lontano dall'ira e dall'orgoglio, mite, paziente. Infine abbiamo l'autocontrollo. Difficile, a volte, da prati.care, ma di grande benedizione quando lo adottiamo. Chiediamo a Dio di fare nostre tutte queste virtù, legate indissolubilmente tra loro, da essere "il frutto dello Spirito", vivendo una vita ripiena di Spirito Santo.
Meditazione del 07 novembre 2016 "Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace,pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine,autocontrollo". (Galati 5:22)IL FRUTTO DELLO SPIRITO (II)La pace è un altro aspetto del frutto dello Spirito. Un animo pacifi.co tende alla calma, allontana da sé dispute e contese e permette all'amore di operare. Il Signore ci esorta più volte ad essere opera.tori di pace. La pazienza è inevitabile nell'opera di Dio. Essa pro.duce sana esperienza, permettendo una crescita spirituale basata sull'attesa paziente delle indicazioni divine, distogliendo il nostro essere dall'agire con impulsività e sulla scia della fretta. La benevolenza si manifesta con la predisposizione dell'animo nostro verso gli altri. Esser benevoli vuol dire essere affettuosi, amichevoli, indulgenti. Strettamente legata alla benevolenza è la bontà, cioè una disposizione abituale a far del bene, a mostrarsi cortesi e disponibili. La fedeltà dovrebbe essere propria del cristiano. Rimanere fedeli a Dio è una priorità insostituibile. Fedeltà in ogni tempo e in qualsiasi circostanza. La mansuetudine è una grande virtù. Chi è mansueto è umile, lontano dall'ira e dall'orgoglio, mite, paziente. Infine abbiamo l'autocontrollo. Difficile, a volte, da prati.care, ma di grande benedizione quando lo adottiamo. Chiediamo a Dio di fare nostre tutte queste virtù, legate indissolubilmente tra loro, da essere "il frutto dello Spirito", vivendo una vita ripiena di Spirito Santo.
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