Ma Dio che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati) e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù. (Efesini 2:4-6)
IL FIGLIO RITROVATO (II)
Giunto nel più profondo della miseria, il figliuol prodigo "rientra in sé" si ricorda della casa paterna e progetta di ritornarvi per confessare la sua cattiva condotta. E' la stessa cosa per l'uomo perduto. Lo Spirito Santo fa penetrare nella sua anima la luce divina, gli ispira il pentimento e lo spinge a ritornare a Dio (Romani 2:4). Ecco dunque quel figlio che si mette in cammino, confuso e angosciato. Suo padre, che cosa dirà? Quale accoglienza riserverà a quell'essere che incute pietà e che si avvicina alla casa? Ma, da lontano, il padre ha visto arrivare colui che stava aspettando senza stancarsi ! Egli non attende che faccia gli ultimi passi né che termini la sua frase; gli corre incontro e, malgrado i suoi abiti sporchi e laceri, lo stringe forte fra le braccia; il figlio perduto è ritrovato! È l'amore che perdona senza retro pensieri, che riceve con tenerezza; è l'amore di Dio verso quelli che credono. Dio ci ama da ogni eternità. " Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). Come il figlio pentito, riconosciamo il nostro stato di peccato; Dio ci accoglierà con gioia e ci rivestirà con " la veste più bella", cioè con tutte le perfezioni di Gesù stesso. Noi saremo per sempre i suoi figli diletti. (Giovanni 1:12; Giuda 1)
Meditazione del 07 dicembre 2014 Ma Dio che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati) e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù. (Efesini 2:4-6)IL FIGLIO RITROVATO (II)Giunto nel più profondo della miseria, il figliuol prodigo "rientra in sé" si ricorda della casa paterna e progetta di ritornarvi per confessare la sua cattiva condotta. E' la stessa cosa per l'uomo perduto. Lo Spirito Santo fa penetrare nella sua anima la luce divina, gli ispira il pentimento e lo spinge a ritornare a Dio (Romani 2:4). Ecco dunque quel figlio che si mette in cammino, confuso e angosciato. Suo padre, che cosa dirà? Quale accoglienza riserverà a quell'essere che incute pietà e che si avvicina alla casa? Ma, da lontano, il padre ha visto arrivare colui che stava aspettando senza stancarsi ! Egli non attende che faccia gli ultimi passi né che termini la sua frase; gli corre incontro e, malgrado i suoi abiti sporchi e laceri, lo stringe forte fra le braccia; il figlio perduto è ritrovato! È l'amore che perdona senza retro pensieri, che riceve con tenerezza; è l'amore di Dio verso quelli che credono. Dio ci ama da ogni eternità. " Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8). Come il figlio pentito, riconosciamo il nostro stato di peccato; Dio ci accoglierà con gioia e ci rivestirà con " la veste più bella", cioè con tutte le perfezioni di Gesù stesso. Noi saremo per sempre i suoi figli diletti. (Giovanni 1:12; Giuda 1)
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