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Giovedì

06 Novembre 2014

Dio, dopo aver parlato... ha parlato a noi mediante il suo Figlio. Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite. Badate di non rifiutarvi di ascoltare Colui che parla. (Ebrei 1:1-2; 2:1; 12:25)

DIO SI RIVOLGE A VOI E A ME

In questo mondo in cui si fanno udire tante voci discordanti e contraddittorie, anche Dio parla. Le Sue parole noi le troviamo nella Bibbia, parola che significa "il Libro", non soltanto un libro notevole, ma l'Unico, la Verità, la Parola di Dio. Poiché Lui è Dio e l'intelligenza umana non può elevarsi fino a Lui col ragionamento. Dio non può essere conosciuto che nella misura in cui Egli si rivela all'uomo. La natura parla di un Creatore potente e saggio. La coscienza, che sa fare la differenza fra il bene e il male, parla di un Dio santo. Ma per conoscere un Dio salvatore, un Dio che ama la sua creatura e vuole la sua felicità, occorre un altro linguaggio. E' quello che usa la Bibbia. Essa dunque non è una raccolta di precetti morali, né un manuale religioso riservato alle persone istruite o ad un clero. Se è vero che contiene dei capitoli più difficili di altri, ogni lettore, in buona fede, è capace di comprenderne il messaggio essenziale. Si potrebbe concepire che Dio dica alla Sua creatura, con un linguaggio oscuro, ciò che vuole che essa sappia? La Bibbia è la rivelazione di questo Dio salvatore dell'uomo peccatore, dunque a voi e a me. Fate l'esperienza: aprite l'Evangelo. Vedrete com'è diretto il Suo linguaggio, impietoso per ciò che cerchiamo di nascondere, ma consolante non appena prendiamo posto davanti a Dio con umiltà.

 

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