Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)
UNA CREATURA DELUDENTE
I congressisti di un'associazione filantropica erano riuniti in un'immensa sala. Sul muro, un cartellone gigantesco riportava questa scritta: "L'uomo è il termine unico da cui bisogna partire e al quale occorre ricondurre tutto" (Diderot 1713-1784). "Che cos'è l'uomo?", interroga l'autore del Salmo 8:4. Per conoscerlo dobbiamo ascoltare Dio quando racconta la sua storia. Il primo uomo (Adamo): un disubbidiente; suo figlio (Caino): un omicida. Dio rende questa testimonianza:"Tutti i disegni dei pensieri del suo cuore non sono altro che male in ogni tempo" (Genesi 6:5). Nel corso dei secoli andrà migliorando? No! Molto tempo dopo, Dio dirà: "Il cuore è ingannevole più d'ogni altra cosa e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9). Più tardi l'apostolo Paolo scriverà: "Noi eravamo per natura figliuoli d'ira", "uomini ribelli" (lett: "figli della disubbidienza" Efesini 2:1-3). Si potrebbe pensare a ragione che Dio si sarebbe distolto da una creatura così deludente. Non è così. Dio l'ama e vuole salvarla. Non l'ha salvata con un atto di potenza. Per salvarla e introdurla nella sua propria felicità, bisognava che i suoi peccati fossero espiati e la giustizia divina esigeva per questo un sacrificio; Cristo, il giusto, è morto per degli ingiusti ( 1 Pietro 3:18).
Meditazione del 05 dicembre 2014 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)UNA CREATURA DELUDENTEI congressisti di un'associazione filantropica erano riuniti in un'immensa sala. Sul muro, un cartellone gigantesco riportava questa scritta: "L'uomo è il termine unico da cui bisogna partire e al quale occorre ricondurre tutto" (Diderot 1713-1784). "Che cos'è l'uomo?", interroga l'autore del Salmo 8:4. Per conoscerlo dobbiamo ascoltare Dio quando racconta la sua storia. Il primo uomo (Adamo): un disubbidiente; suo figlio (Caino): un omicida. Dio rende questa testimonianza:"Tutti i disegni dei pensieri del suo cuore non sono altro che male in ogni tempo" (Genesi 6:5). Nel corso dei secoli andrà migliorando? No! Molto tempo dopo, Dio dirà: "Il cuore è ingannevole più d'ogni altra cosa e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9). Più tardi l'apostolo Paolo scriverà: "Noi eravamo per natura figliuoli d'ira", "uomini ribelli" (lett: "figli della disubbidienza" Efesini 2:1-3). Si potrebbe pensare a ragione che Dio si sarebbe distolto da una creatura così deludente. Non è così. Dio l'ama e vuole salvarla. Non l'ha salvata con un atto di potenza. Per salvarla e introdurla nella sua propria felicità, bisognava che i suoi peccati fossero espiati e la giustizia divina esigeva per questo un sacrificio; Cristo, il giusto, è morto per degli ingiusti ( 1 Pietro 3:18).
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