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Giovedì

03 Novembre 2016

"In verità, in verità vi dico che se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto". (Giovanni 12:24)

LA MORTE E LA VITA (II)

Gesù illustra la sepoltura, parlando del chicco di frumento che, se non sepolto nel terreno fertile non può rinascere e portare frutto. Se notate la terra nel periodo dopo la semina, sembra riposarsi, arida e nuda, senza vita, come se tutto fosse finito. Ma a Dio sia la gloria! Questa è solo apparenza, perché al tempo giusto si vedrà qualcosa di nuovo, come è stabilito. Gli alberi spogli si rivestiranno a festa, spunteranno i fiori donando frutti e sapori, la terra si coprirà di mille colori. Così come ci sarà il tempo in cui i nostri cuori si riempiranno di gioia, perché la stagione della benedizione dello Spirito Santo verrà. Anche se attraversiamo momenti di evidente aridità, la pioggia prima o poi cadrà e porterà la vita. Così anche il credente considera la morte, come un momento di benedizione, poiché si passa dall'aridità di questo mondo, allo splendore della patria Celeste. Donaci, o Signore, più forza, tienici pronti e veglianti, donaci una fede traboccante per essere cittadini del cielo e il nostro cuore non sarà turbato. Lo ha detto Gesù e noi Gli crediamo!

 

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