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Venerdì

03 Giugno 2016

"...Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito contrito e trema alla mia parola." (Isaia 66:2)

ESSERE UMILI

L'umiltà è una dote bellissima che non tutti hanno. Spesso si abusa di questo termine. Analizziamolo. Nel suo proprio significa.to indica sottomissione, abbassamento. Essa è una vera e propria virtù, contrapposta all'ostentazione e alla superbia. Include mansuetudine, docilità, semplicità e affabilità. Tutti vorremmo possedere queste doti, ma spesso, dimentichiamo tutto il nostro buon senso e ci innervosiamo per un non nulla. Essere umili, e quindi mansueti, vuol dire anche allontanare da noi l'ira, cedere all'orgoglio e, se il caso, tacere. Certamente la perfezione non abita in noi, ma dobbiamo impegnarci affinché possiamo umiliarci davanti a Dio. E' il primo passo per possedere tutte le altre ad essa connes.se. Riconoscerci veramente mancanti agli occhi del Signore è un grande atto di fede e di umiltà. Possa questo sentimento dimorare perennemente nei nostri cuori, essere una linea guida per il nostro cammino terreno e divino. Abbassarsi non vuol dire essere perdenti, ma al contrario, dimostrare forza in modo pacifico e rispettoso. Gesù è stato l'umile per eccellenza, ma anche il più grande "rivoluzionario" di tutti i tempi. Impariamo da Lui ad essere umili.

 

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