IL PUZZLE
Anna e Piero, bocconi sul tappeto, stanno ricomponendo un puzzle di più di 200 pezzi. Piero s'innervosisce: "Questo pezzo non va in nessun posto. E ne mancano”. “Ti dico di no", risponde la sorella. "D'altronde il tuo pezzo, va posto in questa posizione". Anna ha ragione. Bisogna aver fiducia in colui che ha scelto la figura, l'ha ritagliata e ci ha dato alla rinfusa questi piccoli frammenti bicornuti. Sappiamo che obbligatoriamente s'incastreranno gli uni negli altri; forse questo arbusto spinoso sarà completato da fiori o quel cielo azzurro da qualche nuvola... A mano a mano che si aggiungeranno i pezzi l'uno all'altro, si sarà in grado di giudicare i dettagli, di comprendere la necessità di quell'angolo acuto che doveva trovare il suo posto in un incavo di forma inversa. E’ così che tutto quello che ci capita corrisponde al piano divino. Gioia o dolore, nebbia o cielo sereno, fanno parte l'una e l'altro del puzzle della nostra esistenza terrena ed acquisteranno il loro completo significato solo al momento del loro montaggio finale. Non scoraggiamoci, credenti, di fronte alla piega sconcertante che possono assumere per noi le circostanze. Un giorno comprenderemo che tutto era coerente. La mano sovrana del nostro Signore, che lentamente rimette tutto a posto, saprà unire questi elementi gli uni agli altri e, quando sarà il momento, ci farà ammirare il Suo lavoro. Nell'attesa, dobbiamo aver fiducia in Lui.