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Lunedì

14 Giugno 2021

Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli... (Matteo 6:9)

IL MODELLO DELLA PREGHIERA

L'insegnamenti di Gesù sulla preghiera costituisce un modello per i credenti: "Padre nostro che sei nei cieli". Usando la parola "Padre", dobbiamo riconoscere di appartenere a una "famiglia", di avere una relazione speciale con Dio che ci autorizza a rivolgerci a Lui in qualsiasi momento, sapendo d'essere accolti con amore e benevolenza. Dicendo Gesù: "Nei cieli", ci rivela che non possiamo salire più in alto perché ci stiamo rivolgendo alla fonte della grazia. L'espressione: "Sia santificato il Tuo nome" indica quale deve essere il pensiero dominante del credente. "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra" è l'espressione di chi si affida a Dio e si fida di Lui per ogni cosa. Il credente si rivolge in preghiera al Padre celeste perché ha con Lui una relazione d'intima comunione spirituale e questo ne determina la fiducia che ha di Dio. La preghiera che il credente eleva al Padre celeste non è meccanica, ma rivolta con il cuore perché ama Dio, con fede perché si fida di Lui e regolarmente perché desidera avere comunione con il Signore.

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